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giovedì 13 novembre 2008

Quarto incontro - Identità Mutanti (come dice FAM - Francesca Alfano Miglietti)

Siluette di face book
immagine simbolo del portale informatico
la faccia manca,
la devi mettere tu altrimenti
rimani così: bianco con l'azzurro intorno.

Cami: Apriamo il nostro quarto incontro con il totale delle presenze ed il parziale dei ritardi. Mario chiede: "Dove andiamo?" ed io che sto leggendo "Sulla Strada" di Jack Kerouak trovo questa mattina la stessa frase (con in più la risposta) sulla copertina del libro:
"Dove andiamo?" " Non lo so, ma dobbiamo andare."
Prima di riassumere l'incontro di ieri vi suggerisco un libro:
"Identità Mutanti"
di FAM (Francesca alfano Miglietti)
Dalla piega alla piaga: esseri delle contaminazioni contemporanee
edito da Bruno Mondadori
vi cito l'inizio: (...) la fine dl mondo tanto premonizzata è già avvenuta, ma non avendone data notizia i telegiornali ed i giornali, i più non se ne sono accorti...(...)
in questo libro strepitoso e denso è possibile Guardare ciò che spesso si sorvola. Particolarmente Speciali per il nostro lavoro:
  • pag. 173-175 Ciò in cui credo di James G. Ballard
  • pag. 177-187 Conversazione tra FAM e Orlan

Nel nostro ultimo incontro molte cose sono accadute, prima fra tutte l'evidenza di un mutamento nell'utilizzo delle parole come:

  • materiale umano
  • funzione strumentale

l'uomo diventa una cosa es: (un materiale o una funzione) e si Identifica-associa con ciò che fa' ovvero: nel suo lavoro. Non nel Fare = Agire (nel come agisce la vita) ma nel Fare = Cosa ovvero come si posiziona lavorativamente. La Posizione è un tema.

Piero - ci fa notare che in inglese quando si mette un annuncio per un posto di lavoro il datore scrive posto vacante e non scrive cercasi ingegnere, macchinista, ma cercasi persona che ricopra il posto vacante di etc.. Pertanto in italia si è ingegneri solo se si lavora come tali, di conseguenza ci si presenta come tali es: "Tu che fai?" "Io sono un ingegnere"

l'identità si confonde con quello che fai

es: "Tu che fai?" "Io sono precario" segue la propria identità è precaria, mutante, instabile, intermittente, indefinita.

Miki - afferma che nel cambiare ufficio sente che qualcosa tra nello spazio fisico produce una sensazione di disorietamento identitario. "Cambio spazio ed anche io cambio"

La serata si conclude con Piero vs Mario il dibattito separa le identità in: identità volontarie vs identità involontarie. Piero afferma un'assenza d'intenzioni, prodotte sa una sorta di stanca pigrizia del singolo che fa risuonare in lui un credo preciso sulle potenzialità critiche dell'intelletto spesso accondiscendente nei confronti del Potere VS Mario che sostiene invece che il singolo difficilmente può scegliere se indottrinato da canali di comunicazione utilizzati in maniera strumentale.

partita aperta

nel prossimo post le scansioni degli appunti.

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